L’APOCALISSE N.01
THE APOCALYPSE N.01
Acrilico, gessetto e inchiostro Acrylic, chalk and ink
140 x 180 cm | 2017
STATEMENT
“La razza umana è come un compito scritto male: puoi correggere gli errori ma non puoi correggere il contenuto”.
Il mondo è in mano al male. Guerre, virus, distruzioni, mancanza di tolleranza sono all’ordine del giorno.
L’opera però rappresenta la vittoria del bene sul male: il figlio dell’uomo prega il divino, rappresentato dalla croce e dal numero 12, simbolo della fiducia nell’universo.
STATEMENT
“The human race is like a poorly written assignment: you can correct mistakes but you cannot correct the content.”
The world is in the hands of evil. Wars, viruses, destruction, lack of tolerance are the order of the day.
The work, however, represents the victory of good over evil: the son of man prays to the divine, represented by the cross and the number 12, a symbol of trust in the universe.
BIOGRAFIA
Maurizio radici nasce in provincia di Brescia nel 1958. Si diploma in Grafica e Architettura frequentando l’Accademia di Belle Arti “G. Carrara” di Bergamo. Il suo percorso di studi vede la successione di noti maestri italiani, tra cui lo scultore bergamasco Carlo Previtali, con il quale continua a condividere l’amicizia e lo scambio artistico. Fin dalla prima infanzia Maurizio Radici respira un clima particolarmente attento all’arte e alle tecniche pittoriche. E’ il padre, chimico colorista, a trasmettere al figlio la conoscenza della materia negli aspetti più specifici e ricercati. Dopo aver viaggiato per molti anni in diverse città italiane e, quindi, in America, in Germania e in Spagna, Maurizio Radici matura l’esperienza artistica in alcuni studi di architettura e di grafica pubblicitaria, soprattutto come direttore artistico. Si avvicina, quindi all’arte giapponese, al simbolismo e all’alchimia mistica, di cui approfondisce la conoscenza ermetica attraverso lo studio dei testi della tradizione. Dopo aver fatto della pittura la sua unica attività professionale, attende a una prima grande personale in collaborazione con il giornalista Oliviero Beha, con lo scrittore Claudio Ciaravolo.
Annovera quindi altre preziose esperienze di partenariato professionale, quai, per esempio, un impegno illustrativo accanto al giornalista RAI Bruno Liconti o la collaborazione, ormai continua, accanto a Bianca Laura Petretto, sua curatrice fine a qualche anno fa e direttore della rivista internazionale d’arte Ainas.
Molte le mostre, personali e collettive, in Musei e Gallerie italiane ed estere: Milano, Venezia, Stoccolma, New York, Londra, Amsterdam, Barcellona.
Dal 2011 fa parte del Movimento Internazionale degli Erranti e del gruppo di artisti attivi con il Museo B&B Art di Arte Contemporanea.
Nel 2017 ha partecipato ed esposto al ventennale Open nell’ambito della Biennale di Venezia.
Attualmente il suo curatore è Paolo De Grandis, con il quale, ad aprile 2022, il Maestro Radici ha esposto a Todi, presso la Sala delle Pietre e la Sala del Torcularium, con la mostra “Elogio all’ombra. Paternità”.
Settembre 2022 l’ha visto protagonista di due importanti eventi: l’inaugurazione della mostra “à rebours”(visitabile fino al 27 novembre 2022), curata da Paolo De Grandis e Carlotta Scarpa presso la Sala Contarini del Bovolo a Venezia, in occasione della 132esima Biennale di Venezia e l’ideazione del premio Unimed 2022 delle 130 università del mondo, realizzato e consegnato personalmente ad Alejandro González Iñárritu, come vincitore per il film “Bardo, falsa crónica de unas cuantas verdades”.
BIOGRAPHY