GALLERIA 2.0 SERVICE

Fortemente ispirata al lavoro del fotografo ceco Jaromír Funke, l’immagine è pura forma astratta realizzata utilizzando linee semplici e forme geometriche.

Strutturato come schematico, rappresenta la visione, un profilo simbolico dell’universo in sintonia, perfettamente sincronizzato ed equilibrato che ci circonda.

Il concetto è emerso in contrasto con un micro mondo totalmente sbilanciato in cui viviamo.

Highly inspired by the work of Czech photographer Jaromír Funke, the image is pure abstract form made by using simple lines and geometrical shapes.

Structured as schematics, it represents the vision, a symbolic outline of the fine-tuned, perfectly synchronized and balanced universe around us.

The concept has emerged as a contrast to a totally disbalanced micro world we live in.

lvan Terzic in arte Ivan Bjørn è un artista digitale contemporaneo di 42 anni, attualmente residente in Serbia. Ha lavorato come grafico e illustratore negli ultimi 20 anni e ha realizzato oltre 500 pubblicazioni per copertine di libri e riviste in tutto il mondo. La sua principale attenzione è sempre stata rivolta alla pittura, all’arte astratta e agli aspetti sociali e culturali del comportamento umano nel corso della storia. Il suo lavoro digitale è piuttosto un’osservazione, una percezione del mondo moderno in tutta la sua crudeltà e brutalità.

La paura delle conseguenze dell’imprevisto potrebbe essere un motivo principale dal punto di vista introspettivo in alcuni dei suoi lavori.

Da qui la sua decisione di ritirarsi e tuffarsi nell’astratto.

lvan Terzic in arte Ivan Bjørn is a 42 years old contemporary digital artist, currently based in Serbia. He has been working as a graphic designer and illustrator in the last 20 years and has done over 500 publications for book and magazine covers world wide. Yet, his main focus of attention has always been aimed towards painting, abstract art and social and cultural aspects of human behaviour throughout history.

His digital work is rather an observation, a perception of the modern world in all of its cruelty and brutality.
Fear of consequences of unforeseen could be a main motiff for introspective viewpoint in some of his work.

Hence his decision to withdraw and dive into the abstract.