FRANCESCA FALLI | LA RINASCITA DEL POLLO DELLA FRANCESCA

LA RINASCITA DEL POLLO DELLA FRANCESCA
NEW LIFE | RINASCITA MENTALE | YOU
THE REBIRTH OF “DELLA FRANCESCA” CHICKEN
NEW LIFE | MENTAL REBIRTH | YOU

Collage digitale, ecoline, stampa su specchio oro Digital collage, ecoline, print on gold mirror

80 x 80 cm cad. | 2022

STATEMENT

La rinascita per Francesca si può tradurre in un’unica parola: forza. 

L’artista infatti ha trovato la forza di ricostruire la sua vita dopo l’evento sismico che ha colpito la sua città nell’aprile del 2009 e l’ha trovata anche dopo questi due anni di pandemia. Il trittico LA RINASCITA DEL POLLO DELLA FRANCESCA è una rivisitazione concettuale della Sacra conversazione di Piero Della Francesca (detta anche Pala di Brera). L’artista ha scelto questa grande opera d’arte sia perché ricca di elementi simbolici riconducibili alla rinascita sia per il gioco verbale che nel titolo ricorda il suo nome: “Piero della Francesca – Pollo della Francesca”. Osservando il trittico si possono scorgere una miriade di simboli. Questo perché Francesca lavora da sempre con la comunicazione visiva: la sua rinascità è un collage di simboli, tutto ciò che per lei incarna la rinascita della sua città e quella del mondo dopo la pandemia. 

Nella prima opera del trittico “NEW LIFE”, i più significativi sono l’uovo di struzzo e la conchiglia. L’uovo perché incarna la maternità e la rinascita stessa; si pensa infatti che la sua posizione sovrastante la scena possa indicare la superiorità della fede rispetto alla ragione oppure rappresenti l’immacolata concezione di Cristo. La conchiglia, già ampiamente utilizzata per decorare alcuni edifici religiosi, si riveste anche di un nuovo significato: potrebbe infatti rappresentare il legame con il mare e la fertilità associati alla Madonna. Secondo questa chiave di lettura la Vergine sarebbe la “nuova Venere” cristiana, portatrice di nuovi valori e virtù quali la castità e la devozione. 

Al contempo si possono scorgere ulteriori simboli: il cervello con le ali della Fenice (simbolo di rinascita mentale e rinascita di vita), la spirale (che rappresenta l’equilibrio tra i cicli della vita, nascita, morte e rinascita, tra le forze creatrici, conservatrici e distruttrici della natura e illustra la ciclicità del tempo-passato, presente e futuro-e degli avvenimenti). 

La parola stop è emblematica: rappresenta la ricostruzione de L’Aquila e il periodo di riflessione che abbiamo vissuto durante la pandemia. Tutto si è fermato, tutto è rimasto immobile. Tali simboli vengono poi “conditi” in chiave pop e con un riferimento all’ignoranza artistica (il panneggio e il cappello di Magritte sulla testa dei personaggi e la parrucca della Marilyn di Andy Warhol). 

Il gallo, che sin dai tempi antichi simbolicamente, col suo canto ai primi raggi del sole, trasporta le anime lontano dal buio delle tenebre risvegliandole per godere della luce). Infine Francesca dissemina la prima opera di aforismi del Buddha in lingua inglese, come tatuaggi sulla pelle: “No matter how hard the past is, you can always begin again. Non importa quanto duro sia stato il passato, puoi sempre ricominciare da capo.”

La seconda opera del trittico “RINASCITA MENTALE” viene collegata visivamente alla prima dalla spirale. Qui la rinascita viene incarnata dal numero 9: simbolo di completezza, comprende la forza di tutti i numeri che lo precedono. È l’ultimo dei numeri a una cifra in quanto contiene il duplice concetto d’inizio e di fine. Nel suo significato alchemico il 9 simboleggia la fase che precede la nuova rinascita, la liberazione dei vincoli precedenti per passare a un nuovo livello di esistenza. Ma è anche un numero Sacro, poiché è il risultato del 3 moltiplicato per se stesso: rappresenta la triplice triade, il conseguimento del risultato. È quindi considerato come il numero della verità. Inoltre, nell’alfabeto ebraico la nona lettera è Thet e il suo destino significa Matrice, la forza accumulata che sta per essere realizzata. È l’unica lettera graficamente aperta verso l’alto e rappresenta il cambiamento, la trasformazione verso la sua completa realizzazione.
La rinascita viene incarnata anche dall’icona del gallo, dal cervello con le ali della fenice, dalla gru con le radici dell’albero della vita come strumento di ricostruzione della sua città, dalla mano pop che simboleggia gli aiuti umanitari e dalle farfalle. L’artista si sofferma proprio su ciò che rappresenta la farfalla: non si sa se il matematico e meteorologo Edward Lorenz si sia reso conto della potenza immaginifica che avrebbe dato alla sua teoria scegliendo la farfalla ma quel che è certo è che la farfalla non è un animale qualsiasi: fin dall’antichità è stata vista come un essere speciale, capace di compiere diverse metamorfosi e rinascere sempre sotto nuova forma. Non a caso è uno degli animali totem della cultura degli sciamani, nella quale simboleggia il lavoro introspettivo di trasformazione per migliorare, per assumere un livello di consapevolezza di sé superiore.

Tra la prima opera e la seconda c’è una frase di Richard Buckmister Fuller (inventore, architetto, designer, filosofo, scrittore e conduttore televisivo statunitense) simbolo di trasformazione e cambiamento: There is nothing in a caterpillar that tells you it’s going to be a butterfly. “Non c’è niente in un bruco che annunci il suo divenir farfalla.”

Nell’ultima opera “YOU” l’uovo diventa un Pollo, incarnazione della rinascita creativa di Francesca dopo essere stata ferma per anni senza lavorare artisticamente. Qui si ritrovano simboli visti in precedenza come il gallo, il cervello e il numero nove e si scorgono nuovi simboli: il sole, che in molte religioni (tra cui il cristianesimo) è fonte di vita, energia e rinascita, il gelato simbolo di tentazione umana contro la speculazione sulle calamità naturali, il cuore, che simboleggia la generosità degli aiuti e la rosa, che si rifà all’antichità; Zeus commosso dal dolore della dea, permette ad Adone di vivere quattro mesi nell’Ade, quattro nel mondo dei vivi e altri quattro dove avrebbe preferito: per questo la rosa viene considerata simbolo dell’amore che vince la morte e porta alla rinascita.
Il numero nove qui si ricopre di nuovi significati: rappresenta il ritorno dal multiplo all’unità, la trasposizione su un nuovo piano. Come ultima cifra contiene in sé il duplice concetto di inizio e fine, morte e rinascita. Nel suo significato alchemico di ritorno alla matrice, il 9 simboleggia l’opera al nero, la fase della dissoluzione che precede la nuova nascita. La liberazione dai vincoli della forma precedente, permette di accedere a un nuovo livello di esistenza, allo stesso modo in cui ad un uscita segue un entrata. Tutte le grandi teologie si ispirano a questa concezione di ritorno all’uno. Questo culto trae il suo nome dalla leggendaria personalità di Orfeo che fu poeta, cantore, filosofo, teologo. Fu il musicista che col suono sublime della sua cetra placa le forze della natura e ammalia piante, fiere, uomini e dei. Lo spazio vuoto dei personaggi indica l’identità mutata, la morte, il vuoto dopo gli eventi tragici.

STATEMENT

The rebirth for Francesca can be translated into a single word: strength.
The artist indeed, has found the strength to reconstruct her life after the earthquake that struck her city in April 2009 and found it even after these two years of pandemic. The triptych THE REBIRTH OF THE FRANCESCA’S CHICKEN is a conceptual reinterpretation of the Sacred Conversation by Piero Della Francesca (also known as the Pala di Brera).
The artist chose this great work of art both because it is rich in symbolic elements attributable to the rebirth and for the verbal play that recalls his name in the title: “Piero della Francesca – Pollo della Francesca”. Looking at the triptych you can see a myriad of symbols. This is because Francesca has always worked with visual communication: her rebirth is a collage of symbols, everything that for her embodies the rebirth of her city and that of the world after the pandemic.

In the first work of the “NEW LIFE” triptych, the most significant are the ostrich egg and the shell. The egg because it embodies motherhood and rebirth itself; in fact, it is thought that its position above the scene may indicate the superiority of faith over reason or it represents the immaculate conception of Christ. The shell, already widely used to decorate some religious buildings, also takes on a new meaning: it could in fact represent the link with the sea and fertility associated with the Madonna. According to this interpretation, the Virgin would be the “new Venus” Christian, bearer of new values ​​and virtues such as chastity and devotion. At the same time, further symbols can be seen: the brain with the wings of the Phoenix (symbol of mental rebirth and rebirth of life), the spiral (which represents the balance between the cycles of life, birth, death and rebirth, between the creative forces , conservative and destructive of nature and illustrates the cyclicality of time – past, present and future – and of events).
The word stop is emblematic: it represents the reconstruction of L’Aquila and the period of reflection we experienced during the pandemic. Everything has stopped, everything has remained motionless. These symbols are then “seasoned” in a pop key and with a reference to artistic ignorance (Magritte’s drapery and hat on the characters’ heads and Andy Warhol’s Marilyn wig).
The rooster, which since ancient times symbolically, with its crow in the first rays of the sun, carries souls away from the darkness, awakening them to enjoy the light). Finally Francesca disseminates the first work of aphorisms of the Buddha in English, such as tattoos on the skin: “No matter how hard the past is, you can always begin again. No matter how hard the past was, you can always start over.”

The second work of the triptych “MENTAL REBIRTH” is visually connected to the first by the spiral. Here rebirth is embodied by the number 9: a symbol of completeness, it includes the strength of all the numbers that precede it. It is the last of the single-digit numbers as it contains the double concept of beginning and end. In its alchemical meaning 9 symbolizes the phase that precedes the new rebirth, the liberation of the previous bonds to pass to a new level of existence. But it is also a Sacred number, since it is the result of 3 multiplied by itself: it represents the triple triad, the achievement of the result. It is therefore considered as the number of truth. Furthermore, in the Hebrew alphabet the ninth letter is Thet and its destiny means Matrix, the accumulated strength that is about to be realized. It is the only letter graphically open upwards and represents the change, the transformation towards its complete realization.
The rebirth is also embodied by the icon of the rooster, the brain with the wings of the phoenix, the crane with the roots of the tree of life as a tool for the reconstruction of his city, the pop hand that symbolizes humanitarian aid and butterflies. The artist dwells precisely on what the butterfly represents: it is not known whether the mathematician and meteorologist Edward Lorenz realized the imaginative power that he would have given to his theory by choosing the butterfly but what is certain is that the butterfly is not a random animal: since ancient times it has been seen as a special being, capable of carrying out various metamorphoses and always being reborn in a new form. It is not by chance that it is one of the totem animals of the shaman culture, it symbolizes the introspective work of transformation to improve, to reach a higher level of self-awareness.

Between the first work and the second there is a sentence by Richard Buckmister Fuller (American inventor, architect, designer, philosopher, writer and TV presenter) symbol of transformation and change:” There is nothing in a caterpillar that tells you it’s going to be to butterfly”

In the latest work “YOU”, the egg becomes a Chicken, the embodiment of Francesca’s creative rebirth after having stood still for years without working artistically. Here we find previously seen symbols such as the rooster, the brain and the number nine and we see new symbols: the sun, which in many religions (including Christianity) is a source of life, energy and rebirth, the ice cream symbol of temptation human against speculation on natural disasters, the heart, which symbolizes the generosity of aid and the rose, which goes back to antiquity; Zeus moved by the pain of the goddess, allows Adonis to live four months in Hades, four in the world of the living and another four where he would have preferred: for this reason the rose is considered a symbol of love that overcomes death and leads to rebirth.
Number nine here is covered with new meanings: it represents the return from the multiple to unity, the transposition onto a new level. As the last figure it contains within itself the double concept of beginning and end, death and rebirth. In its alchemical meaning of return to the matrix, 9 symbolizes the work in black, the phase of dissolution that precedes the new birth. The liberation from the constraints of the previous form allows one to access a new level of existence, in the same way that an exit follows an entrance. All the great theologies are inspired by this concept of a return to one. This cult takes its name from the legendary personality of Orpheus who was a poet, cantor, philosopher, theologian. He was the musician who with the sublime sound of his zither calms the forces of nature and bewitches plants, beasts, men and gods. The empty space of the characters indicates the changed identity, death, the void after the tragic events.


BIOGRAFIA

Francesca Falli è nata a L’Aquila, dove vive e opera. Inizia a dipingere da bambina, sotto la guida del nonno materno, figura determinante per lo sviluppo delle sue abilità artistiche in quanto possedeva un laboratorio di arte e cornici, divenuto col tempo una galleria d’arte per artisti famosi e luogo d’incontro per collezionisti.
Ha studiato Decorazione Pittorica presso l’Istituto d’Arte dell’Aquila, Grafica pubblicitaria ed editoriale presso l’Istituto Europeo di Design di Roma (è stata allieva del Designer e curatore Fulvio Caldarelli) e Pittura presso l’Accademia di Belle Arti. La contaminazione tra le due discipline, pittura e grafica, ha conosciuto una genesi particolare: il sisma che ha colpito la città dell’Aquila nell’aprile 2009 ha distrutto infatti il suo laboratorio, rendendo inagibili i tradizionali strumenti di lavoro. La consuetudine e il bisogno di manipolare quotidianamente i colori si sono convertiti nelle infinite combinazioni di bytes del suo computer, con la realizzazione di opere in cui sfrutta la sua esperienza di grafico pubblicitario. La sua sperimentazione è rivolta infatti al collage digitale e la grafica unita alla tecnica manuale ha un ruolo fondamentale nelle sue opere. Ha ricevuto premi e riconoscimenti sia in Italia e sia all’estero, esponendo la sua “Pollarte” nelle più grandi città del mondo e nella sezione Grandi Gallerie nelle principali Fiere di arte contemporanea italiana accanto alle opere Warhol, Festa, Angeli e Schifano.
Francesca è storicizzata all’interno del Catalogo dell’Arte Moderna Mondadori e dell’Atlante dell’Arte de Agostini.
In questi ultimi anni la sua produzione si è arricchita di un nuovo tema: l’ignoranza artistica e la contestazione verso gli pseudoartisti. L’autoreferenzialità di costoro come fossero artisti riconosciuti si scontra con una evidente non conoscenza della storia dell’arte; proprio dalla presa d’atto di una tale realtà è nata la provocazione delle sue opere che nei titoli e nelle composizioni si ispirano ai grandi nomi della storia dell’arte. “Chi è Pollok”, “Poll-Gauguin”, “Pollo della Francesca”, “Questo non è un Pollok”, “Sazio di Pollo”, “I’m Sazio”, “I’m Pollok”, “Amedeo e i Polli”, sono le ultime ispirazioni. Una continua ricerca la porta alla produzione dello stile “PollArte” che sta riscuotendo interesse da parte di critici e storici e va diffondendosi nel mondo dei collezionisti.

 

BIOGRAPHY

Francesca Falli was born in L’Aquila, where she lives and works. She began painting as a child, under the guidance of her maternal grandfather, a decisive figure for the development of her artistic skills as she owned an art and frame workshop, which over time became an art gallery for famous artists and a meeting place for collectors. .
She studied Painting Decoration at the Art Institute of L’Aquila, Advertising and Publishing Graphics at the European Institute of Design in Rome (she was a student of the Designer and curator Fulvio Caldarelli) and Painting at the Academy of Fine Arts. contamination between the two disciplines, painting and graphics, has known a particular genesis: the earthquake that hit the city of L’Aquila in April 2009 destroyed his laboratory, rendering the traditional work tools unusable. The habit and the need to daily manipulate the colors have been converted into the infinite combinations of bytes of his computer, with the creation of works in which he exploits his experience as an advertising graphic designer. His experimentation is in fact aimed at digital collage and graphics combined with manual technique play a fundamental role in his works. He has received prizes and awards both in Italy and abroad, exhibiting his “Pollarte” in the largest cities in the world and in the Great Galleries section in the main Italian contemporary art fairs alongside the works Warhol, Festa, Angeli and Schifano.
Francesca is historicized within the Mondadori Modern Art Catalog and the Atlas of Art de Agostini.
In recent years, his production has been enriched with a new theme: artistic ignorance and the protest against pseudo-artists. The self-referentiality of these people as if they were recognized artists clashes with an obvious lack of knowledge of the history of art; it was precisely from the acknowledgment of such a reality that the provocation of his works was born, which in the titles and compositions are inspired by the great names in the history of art. “Who is Pollok”, “Poll-Gauguin”, “Pollo della Francesca”, “This is not a Pollok”, “Sazio di Pollo”, “I’m Sazio”, “I’m Pollok”, “Amedeo e i Polli ”, Are the latest inspirations. Continuous research leads her to the production of the “PollArte” style which is attracting interest from critics and historians and is spreading in the world of collectors.

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